I miei 5 libri preferiti del 2019

E rieccoci! Con questo post diamo il via al ritorno a pieno regime dei post sul blog, ho già in serbo tante cosine interessanti che non vedo l’ora di farvi scoprire. Grazie a tutti quelli che hanno continuato a passare di qui (gli stats non mentono, non me l’aspettavo vista la latitanza durante i mesi passati in Giappone), ci aspetta un anno denso di eventi e novità, la prima delle quali, oltre a questo post riepilogativ dei libri più belli letti engli ultimi dodici mesi, è che anche il mio canale Youtube è tornato a nuova vita e si sta riempiendo di contenuti. Spero tanto di vedervi ogni settimana anche lì!

E adesso andiamo a parlare finalmente dei cinque libri più belli del 2019, almeno secondo la sottoscritta! Ho letto un po’ meno del solito a causa della trasferta giapponese e del mio scarso amore per gli ebook (anche se c’è stato un fantasy letto sul telefono che mi ha regalato ore di divertimento pure in metro, La corte di rose e spine – il secondo volume è ancora lì che aspetta di essere portato a termine, ma quel primo tomo è stato veramente una manna).

Ho setacciato per bene il quadernino dove appunto le mie letture annuali e questo è il risultato, in ordine rigorosamente alfabetico perché quando si tratta di stilare classifiche sono davvero pessima, non so scegliere!

 

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Il canto di Penelope, di Margaret Atwood

Iniziamo con il mio primo (ma certamente non ultimo!) libro di Margaret Atwood. Quasi tutti quelli che la leggono oggi si lanciano sulla saga dell’Ancella, io ho visto la prima serie in tv e pur piacendomi non avevo particolarmente voglia di conoscere la penna della signora Atwood attraverso quella storia. Così ho cercato un titolo che mi ispirasse di più nella sua vasta bibliografia e… ecco spuntare il particolarissimo Canto di Penelope! C’è poco da fare, l’ho adorato. Una rivistazione del mito e della vita di Penelope attraverso la sua stessa voce, con un grande occhio di riguardo nei confronti delle sue ancelle, trucidate da Odisseo per aver giaciuto con i Proci. Ho apprezzato moltissimo il suo confronto, decisamente arguto, con la bella e famigerata cugina Elena e la parte finale ambientata

(SPOILER)

nei campi Elisi. Geniale l’idea delle scappatelle sulla Terra dei personaggi (Telemaco ce lo vedo proprio, ma anche tutti gli altri erano azzeccatissimi) e delle loro occupazioni in “Paradiso”.

(/FINE SPOILER)

 

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La bellezza del Giappone segreto, di Alex Kerr

Uno dei saggi sul Giappone più belli che abbia mai letto (no, non mi stancano mai). Il libro del signor Kerr è stupendo perché unisce pura e semplice bella scrittura a una passione infinita per l’argomento in questione, e riesce letteralmente a trascinarti in Giappone insieme a lui. Lo ammetto, non credo che molti altri scrittori sarebbero riusciti a farmi leggere pagine dettagliate sulle modalità di costruzione dei tetti delle antiche case giapponesi con altrettanto interesse. Ho vacillato solo un paio di volte e sono felice di essermele lette tutte.

Messa così però sembra che il libro tratti solo di case e tetti nipponici, e non è assolutamente questo il caso: nel libro si parla di ceramiche, calligrafia, pitture, teatro, sumo… e non solo.

Assolutamente consigliato a chiunque sia interessato al Giappone, e speriamo che in futuro vengano tradotti altri libri di Alex Kerr nella nostra lingua.

 

La lotteria di Shirley Jackson

La lotteria, di Shirley Jackson

Aaah, Shirley Jackson! Quest’anno ho recuperato quasi tutti i suoi libri editi in italiano (sperando che presto arrivino anche gli altri) e direi che questo è il mio preferito. Il racconto La ragazza scomparsa, presente in una piccola raccolta autonoma (un altro dei pochissimi libri in ebook letti quest’anno, sempre mentre ero in Giappone, ma in futuro lo comprerò anche cartaceo) è in realtà il racconto breve che preferisco di questa grandissima autrice, almeno per ora, ma al secondo post c’è proprio La lotteria.

Ho deciso di inserire in questa lista la raccolta omonima perché ho apprezzato particolarmente anche gli altri racconti che contiene. Consigliatissimo a chiunque voglia approcciarsi alla stregonesca (lo diceva lei stessa) Shirley Jackson.

 

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La scuola dei desideri, di Joanne Harris

Una storia a due voci ambientata in un college, uno dei miei setting preferiti per un romanzo! Questa storia è un miscuglio di generi, dal racconto di vita vissuta al giallo con punte di thriller… e due personaggi principali che davvero a loro modo lasciano il segno, un tipetto non proprio pieno di buone intenzioni e un fantastico professore di latino che personalmente ho adorato. Perfetto per tutti gli amanti delle storie da college e dei misteri (oltre che dei bravi professori un po’ brontoloni)!

 

un litro di lacrime

Un litro di lacrime, di Kitō Aya

È un libro difficile. Lo sarebbe se fosse un romanzo, ma considerando che parliamo di un diario reale… è giusto arrivare preparati. Ma non lo inserisco nella lista “perché sì”: è davvero uno dei libri che più mi hanno colpito quest’anno. Non solo perché si tratta di una storia vera, ma anche perché – per quanto sia arrivato a noi ovviamente tradotto – possiamo ben intuire che Kitō Aya sapeva scrivere. Non c’è sentimentalismo né pietismo. Aya ha vissuto la sua vita con più determinazione e autenticità di tanta gente a cui toccano in sorte molti decenni di vita, e in certe pagine davvero si resta senza parole.

Nel mio piccolo faccio i miei complimenti a Caterina Zolea, la traduttrice, non dev’essere stato facile approcciarsi a quet’opera.

 

Questi erano i libri che ho preferito in questo 2019, adesso sono pronta a scoprire quelli che mi porterà questo atteso 2020… noi ci vediamo la prossima settimana!

 

Scopri molto altro e fammi compagnia

2 Comments

  • Vicky
    gennaio 27, 2020

    Ciao Giulia, bentornata! Sono felicissima di rivederti sul blog ^^ Ti ho sempre seguito, anche se un po’ in sordina dato che sono molto timida!
    Volevo chiederti se hai in programma di fare un video o un articolo sulla tua esperienza in Giappone con Go Go Nihon e su come ti sei trovata con la scuola che hai scelto. Piacerebbe anche a me partire per fare un viaggio-studio nel Sol Levante, ma al tempo stesso sono spaventatissima all’idea e vorrei ascoltare quante più opinioni possibili.
    Baci 🙂

    • Giulia M.
      aprile 11, 2020

      Ciao Vicky! Scusa il ritardo MOSTRUOSO con cui sto rispondendo, ma ho da poco ripreso le redini del blog (sto scrivendo articoli per svariate settimane) e ho visto adesso i nuovi commenti, argh. Comunque farò sicuramente l’articolo o il video in questione, è da quando sono tornata che sta lì in attesa di essere girato o scritto (il top sarebbe fare entrembe le cose), cercherò di approfittare del tempo che abbiamo a disposizione per parlare ben bene di questa esperienza!
      Capisco benissimo come ti senti, spero davvero che riuscirò a esserti di aiuto per decidere : )

      Un bacione,
      Giulia

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Giulia Magagnini

Giulia Magagnini a febbraio 2018

Giulia. Sono una sceneggiatrice. Quando non lavoro potete trovarmi con il naso perennemente affondato in un libro e la testa (dura) tra le nuvole, vere e immaginarie. Sono toscana, dipendente dal mare e affetta da Mal di Giappone.
Adoro i luoghi capaci di trasformare l’immaginazione in realtà, gli aereoporti e i cibi speziati.

Sometimes in life, a strange genre suddenly gets into the mix. What genre was your day?
A romantic comedy? A strange, but beautiful fantasy? A sad melodrama?

(Goblin)

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