Pinkpride – Io leggo rosa (e mi rilasso)

Pochi giorni fa, sull’account Instagram della scrittrice Felicia Kinglsey ho scoperto Pinkpride – Io leggo rosa, un’iniziativa che mi ha catturato in un nanosecondo. Riguarda un argomento su cui in questi ultimi anni mi è capitato di riflettere più di una volta: i libri rosa.

Facendo due indagini molto veloci scoprirete che tra i genere editoriali più venduti ci sono (togliendo la narrativa destinata ai bambini) i thriller i le storie d’amore. Io i thriller tendo a preferirli in forma cinematografica per semplice gusto personale, mentre i romanzi rosa mi piacciono quanto svariati film dello stesso tipo. Si tratta di generi diversi, ovviamente, ma in realtà ciò che più mi ha colpito nel corso del tempo è il il modo in cui vengono percepiti: se è vero che tante ragazze e donne leggono storie rosa senza farsi problemi, sul web moltissimi orgogliosi lettori e parecchie lettrici danno a intendere in modo più o meno esplicito che non leggono quella roba. Ho da ridire sui loro gusti? Ovviamente no, ognuno ha i suoi.

Ciò che non va bene per niente è considerare una persona stupida per via delle letture con cui decide di rilassarsi.

Perché la verità di molte lettrici di libri rosa a quanto pare è uguale alla mia: io leggo rosa perché il rosa rilassa. E rilassa perché ti racconta la storia di donne e ragazze che partendo da situazioni quasi sempre difficili o complicate riescono trovare la felicità, e lo fanno realizzando i loro sogni, che si tratti di aprire una libreria, lavorare in azienda come creativa o capire semplicemente cosa vogliono davvero dalla vita, e nel mentre s’innamorano pure. Io ho un debole per le libraie e i personaggi maschili che ricordano il buon vecchio Darcy di austeniana memoria, ma so che nel rosa esistono ambientazioni e storie di ogni tipo, dalle più zuccherose alle più oscure. Ce n’è davvero per tutte (e tutti, perché che ci crediate o no esistono anche i lettori di rosa).

 

Loo Pinkpride - Io leggo rosaIo leggo rosa

 

Da sempre leggo tanto, con periodi più intensi e altri meno ma senza mai darci un taglio. E questo non perché leggere faccia bene alla salute, sia un allenamento cognitivo o qualcosa di cui vantarsi durante le discussioni con amici o conoscenti, ma semplicemente perché è una cosa che amo. Che fa parte di me, che è compresa nel pacchetto Giulia.

Non mi sono mai posta limiti riguardo alla lettura: da piccola divoravo chili di libri “per bambini”, alle medie collezionavo raccolte di storie horror, libri di Dahl e leggevo Bridget Jones (prevedibilemente senza apprezzarla neanche la metà di quando l’ho riletta a diciotto anni) e al liceo passavo senza problemi dai classici russi all’urban fantasy più leggero. Nella mia libreria Harry Potter, Oscar Wilde e James Lee Burke (grazie libraio che me lo ha fatto conoscere, grazie) condividevano lo spazio con romanzi che farebbero drizzare le antenne dell’indignazione a una marea di intellettualissime persone che sentono di appartanere a movimenti politico-sociali di vario tipo (o semplicemente non riescono a concepire che nella vita ci si possa divertire anche con libri più o meno trash). Amavo tutte queste storie per motivi diversi e ne vedevo le differenze, senza mai vergognarmi minimamente di niente.

Fortunatamente ho scoperto abbastanza tardi l’imbarazzo – nel migliore dei casi – con cui il genere rosa veniva trattato da tanti sedicenti lettori. Andava benissimo svagarsi leggendo gialli, volumi su volumi di indagini su assassinii più o meno truculenti… ma per molti i romanzi rosa era bene non nominarli neanche, o al massimo accennarne appena appena, un libruccio da ombrellone poco degno di nota rispetto ai tomi serissimi letti dal blogger di turno. Di sicuro nessuno di loro avrebbe mai detto “Io leggo rosa” con la leggerezza con cui affermava “leggo libri thriller”.

Girl reading a book - Photo by Maciej Ostrowski on Unsplash

La verità è che questa cosa mi ha creato complessi a momenti alterni per anni. Nei periodi di maggior stress acquistavo un Ali McNamara e immediatamente mi sentivo un’idiota per un acquisto così poco intellettualmente valido, detestando il fatto di sentirmi un’idiota. Per sentirmi sveglia e intelligente avrei dovuto metterlo giù e rinunciarvi come una persona a dieta rinuncia ai dolci, dicendomi “non fa bene, sono superiore a tutto questo” (spoiler: non lo ero). A quei tempi ci avrei pensato anche dieci volte prima di pubblicare il post dedicato alle viaggiatrici romantiche, angosciandomi all’idea che tutti pensassero che ero stupida perché mi piacevano anche quei romanzi.

Adesso riesco a scrollare le spalle davanti alle critiche più feroci, incattivite e velenose, e ho assimilato il fatto che l‘opinione altrui su questo o quel genere editoriale o scrittore/scrittrice non sia minimamente un mio problema.

Ragazze, sul serio: evitatevi queste angosce senza senso e non vergognatevi di ciò che leggete. Non vergognatevi se vi piace sognare un finale lieto, se una storia d’amore riesce a farvi aumentare le pulsazioni, se ogni tanto quando la realtà si fa bigia e pesante decidete di chiudervi dentro copertine dai colori allegri dove a tanta fatica e tante tribolazioni corrispondono sempre e comunque ottimi risultati e una vita più serena.

Sarà anche scontato, proprio come lo è la risoluzione dell’indagine in un thriller, ma se la storia riesce a farci immergere al suo interno ed emozionarci va benissimo così.

Se vi piace leggere romanzi rosa fate una cosa sola: leggeteli. E lasciate cuocere nel suo brodo chi vi giudica per questo.

25 Comments

  • Marina
    maggio 4, 2018

    Non mi vergogno di ciò che amo leggere, passo senza sosta tra gialli, psicologico, manuali e libri rosa quindi non posso che amare ogni genere e capire ogni tipo di lettore!

    • Giulia M.
      maggio 8, 2018

      Ci intendiamo pefettamente allora! <3

  • Silvia Novelli
    aprile 23, 2018

    Ciao Giulia, molto bello il tuo post! Anch’io sono una lettrice vorace da sempre, leggo di tutto e di più (eccetto horror, gialli e fantasy che proprio non mi appassionano). Penso che ognuno debba trovare nei libri, come nei film, ciò che cerca, e ognuno cerca qualcosa di diverso. A volte leggo e guardo cose per puro relax o voglia di evasione, altre volte cerco qualcosa di più, oppure cerco risposte. Sicuramente qualsiasi cosa legga o guardi deve darmi un qualcosa di mentalmente intrigante, mi deve “agganciare” a qualche amo. Ciò che mi spinge a continuare a voltare le pagine di un libro è “imparare” qualcosa, non in senso didattico ma nel senso di scoprire qualcosa di nuovo, anche solo un nuovo punto di vista. E questo è indipendente dai generi!

    • Giulia M.
      aprile 23, 2018

      Concordo in toto, è naturale che ognuno abbia gusti diversi e non essendo monoliti ma persone possiamo variare senza problemi da un contenuto a un altro, ovviamente con le nostre preferenze personali!

  • Dani
    aprile 2, 2018

    Ogni tanto mi piace leggere libri del genere rosa, è rilassante e non ci vedo nulla di male 😉

    • Giulia M.
      aprile 2, 2018

      Concordo totalmente, ogni tanto se ne ha voglia e non è affatto una cosa negativa! : )

  • Giovy Malfiori
    aprile 2, 2018

    Penso di non essermi mai vergognata di ciò che ho letto e hai ragione a dire che bisognerebbe sempre essere orgogliosi delle proprie scelte, in qualsiasi campo.

    • Giulia M.
      aprile 2, 2018

      Io non ho mai avuto problemi, nemmeno mi sfiorava l’idea di di vergognarmi, finché non sono incappata in determinati personaggi e atteggiamenti su internet e ho avuto un attacco di insicurezza acuta. Poi è passata, ma penso che questo problema non ce lo si dovrebbe proprio porre!

  • Stefania Molia
    aprile 2, 2018

    E fai benissimo! Dovremmo smetterla tutti di vergognarci di fare cose che amiamo! Forse, con l età ho acquisito questa cosa e ora faccio tutto a testa alta 😊 anch’io sono comunque un’inguaribile romantica!

    • Giulia M.
      aprile 2, 2018

      Idem, da questo punto di vista crescere un po’ – all’anagrafe e non solo – mi ha fatto bene! Il passare del tempo quindi può avere anche dei lati positivi, meno male XD

  • Sofia
    aprile 1, 2018

    Ultimamente leggo solo saggi. Ma non mi dispiacerebbe leggere un bel romanzo. Se avete consigli sono qui.

    • Giulia M.
      aprile 2, 2018

      Dipende molto dal genere di cui hai voglia, ma anche se come mi sembra di ricordare il rosa non è il tuo genere, puoi dare un’occhiata agli altri post “librosi” del blog, ce ne sono diversi che penso meritino! 😀 Per il resto io sto finendo “Di cosa parliamo quando parliamo dell’amore” di Carver, è molto interessante ma si tratta di racconti brevi, quindi mi sa che non è il tipo di libro a cui pensavi! In alternativa non so se leggi Stephen King, ha pubblicato da poco “La scatola dei botoni di Gwendy” e se non ti dispiace un po’ di macabro se la storia è intrigante e ben scritta ti direi di darci un’occhiata!

  • Alessia
    marzo 31, 2018

    Da ragazzina leggevo un sacco di libri harmony.. Oh mi piacevano! Rosa che più rosa non si può, ma con storie d’amore pazzesche. Il mio autore preferito rimane comunque Nicholas Sparks… Lui é rosissimo!!!!

    • Giulia M.
      aprile 1, 2018

      Di Sparks non ho letto niente ma ho visto diversi dei film tratti dai suoi libri, e in effetti sono perfetti per quando si ha voglia di questo tipo di storie!

  • marina lo blundo
    marzo 30, 2018

    Ma perché bisogna essere giudicati pure per quello che si legge? Ma perché, mi chiedo, la gente ha bisogno di infamare il prossimo per mettersi in mostra? Sono d’accordissimo con il Pinkpride e soprattutto con la sua filosofia: l’assoluta libertà di poter scegliere cosa leggere e cosa no.

    • Giulia M.
      aprile 1, 2018

      Grazie, davvero, non sai quanto mi fa bene vedere che non sono l’unica a pensarlo, anzi!

    • Giulia M.
      aprile 2, 2018

      Grazie davvero, non sai quanto mi fa bene vedere che non sono l’unica a pensarlo, anzi!

  • Valeria
    marzo 30, 2018

    È interessante l’iniziativa, ed è proprio vero che molte persone discriminano certi generi di lettura. Lo trovo veramente assurdo, uno potrà leggere quello che gli va e basta? Io vado molto a periodi, passo dai classici ai romanzi ai fantasy ai rosa alle biografie ai saggi…mi piace leggere cose diverse e se mi piace come scrive un autore è probabile che mi leggerò tutti i suoi libri XD però dipende dall’umore, non sempre si ha voglia di fare letture impegnate e impegnative. I romanzi rosa o comunque quelli rivolti al pubblico femminile sono spesso una lettura più leggera (nel senso di meno impegnativa) ma non per questo vanno snobbati, secondo me.
    Scusa per il papiro, concludo dicendo che amo Bridget Jones e la adorerò sempre, tanto per fare un esempio XD

    • Giulia M.
      aprile 1, 2018

      Come ti dicevo su fb grazie, mi fa davvero bene vedere che non sono l’unica a credere che questo pensiero sull’argomento sia il più sensato! Abbiamo la stessa identica opinione sull’argomento. Leggere è un piacere, una persona può apprezzare di tutto, rosa compresi, o avere come tante ragazze una netta preferenza per esso senza che la cosa le tolga o dia niente come persona, e mi lascia sempre perplessa doverlo chiarire!

      ps: Bridget Jones non ce la toglie nessuno!

  • Stefania Ciocconi
    marzo 30, 2018

    I thriller sono i miei preferiti ma anche questi sono romanzi d’evasione come lo sono i romanzi rosa che se ben scritti piacciono anche a me. Non mi piacciono le storie scontate e quelle troppo banali ma finché non si inizia la lettura è difficile capire come sarà, mi sono ritrovata a leggere libri bruttissimi, tipo quelli che si trovano gratuiti su Amazon (non tutti per fortuna).

    • Giulia M.
      aprile 2, 2018

      Eh sì, a volte è difficile farsi un’idea prima (in caso possono dare una mano le preview di Amazon, io ad esempio ci avevo trovato un libro che sembrava perfetto come guilty pleasure ma poi leggendo l’anteprima mi sono resa conto che non faceva per me)!

  • Cristiana Franzini
    marzo 30, 2018

    il buon vecchio Darcy per me è quello di cui si innamora Bridget Jones….si capisce che non leggo libri rosa?? però guardo i film d’ amore!

    • Giulia M.
      aprile 1, 2018

      Ahhaha tranquilla! XD Anche io ne apprezzo diversi, il triangolo di Bridget Jones fai conto che è ispirato a quello di Orgoglio e Pregiuizio di Jane Austen (dove il persoanggio maschile principale si chiama proprio Darcy di cognome), che in effetti rientra i classici, ma va detto che zia Jane rimane la capostipite moderna delle autrici di storie d’amore!).

  • raffigarofalo
    marzo 30, 2018

    Sono esattamente come te: sono una lettrice vorace e per niente schizzinosa. Mi piace la Chicklit e ne ho fatto scorpacciate immense in un periodo della mia vita in cui volevo leggerezza. L’importante è alternare e avere la capacità di capire quando certi libri non bastano a farti comprendere la realtà.

    • Giulia M.
      aprile 2, 2018

      Esatto, ci sono libri e libri, adatti ai vari periodi della vita o momento umorali. Ci sono anche persone che magari leggono solo un derminato genere e guardano film di tutti i tipi, oppure pensano e riflettono persino troppo, o hanno tante incombenze a cose normali che almeno nella fiction vogliono distrarsi. Non esiste una regola, e per fortuna! XD

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Giulia Magagnini

Giulia Magagnini a febbraio 2018

Giulia. Sono una sceneggiatrice. Quando non lavoro potete trovarmi con il naso perennemente affondato in un libro e la testa (dura) tra le nuvole, vere e immaginarie. Sono toscana, dipendente dal mare e affetta da Mal di Giappone.
Adoro i luoghi capaci di trasformare l’immaginazione in realtà, gli aereoporti e i cibi speziati.

Sometimes in life, a strange genre suddenly gets into the mix. What genre was your day?
A romantic comedy? A strange, but beautiful fantasy? A sad melodrama?

(Goblin)

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