Ritorno in Giappone: una storia d’amore

Ho un’intesa speciale con il Giappone e con Tokyo. Là mi capitano cose che di solito immagino succedano solo nei film, come il posto o la persona giusta al momento giusto con un tempismo che non sembra davvero possibile – non nel mondo reale, almeno. Eppure succede.

Una strada sbagliata che si trasforma nella corsa in taxi più magica di sempre, una nevicata da cartolina a due passi dal Ginkakuji che però non inzuppa, il ristorante a cui avevi rinunciato perché proprio non si trovava che appare dal nulla un momento prima che getti la spugna.

Più di una volta ho pensato con inaspettata, grata meraviglia che è come se il Giappone mi facesse dei regali. Arrivano quando meno me lo aspetto, magari mentre sono nervosa per qualche motivo, e mi fanno sentire come se la città in cui mi trovo ricambiasse tutto il mio affetto e mi facesse una carezza.

Tokyo, parco di Ueno

Un giorno di sole a Ueno, Tokyo

Uno dei motivi principali per cui ho deciso di aprire questo blog è stato proprio il voler condividere le tante esperienze, le avventure indimenticabili e i suggerimenti per godersi al meglio il Giappone che mi sono venuti in mente nel corso dei miei viaggi. Dopo sette anni sento però di aver passato la fase dell’innamoramento da occhiali rosa, quando tutto sembra cristallizzato nella più pura perfezione. La mia prima volta nel paese del Sol Levante fu nel 2010 ed è andata proprio così: non il caldo assassino né i mezzi crolli psicotici da fuso orario in panne sono riusciti a offuscare quelle giornate. In quei giorni giravo Tokyo con l’impressione che tutte le fantasie coltivate in otto anni di amore per i manga e ancor di più di incanto per gli anime si fossero materializzate al costo di un volo intercontinentale.
Il Giappone mi sembrava una magia.

Poi sono tornata una, due volte e tutto ha cominciato a sembrarmi sempre più reale, senza che per questo venisse meno quel feeling speciale che avevo con il Paese e quella megalopoli pazza e meravigliosa chiamata Tokyo.

Auto giapponese

Omotesando, Tokyo

Durante questo freddo e intenso capodanno 2018 a metà tra Tokyo e Kyoto mi sono resa conto che la vertigine data dal trovarmi in un mondo comunque alieno al mio era sparita: il Giappone era diventato, una volta per tutte, vero. Non solo nella testa, ma anche in quella parte di me che ragiona per conto suo e ha ben poco a che spartire con la razionalità.
La cosa più bella è stata scoprire che neanche questo è riuscito a togliermi un solo grammo dell’amore che provavo per lui. È un amore più maturo, ma non per questo meno appassionato. Ed è un amore che in realtà riguarda non tanto uno Stato o una città, ma un mondo. Credo infatti che quando tutto va bene ogni Paese sia un piccolo mondo a sé, ma per vari motivi (storici, ad esempio) ce ne sono alcuni in cui questo concetto è ancor più vero, e il Sol Levante è decisamente tra essi.

Donne giapponesi in veste tradizionale a Kyoto

Donne giapponesi vestite da geisha, Kyoto

Con i suoi pregi e difetti continua ad attirarmi a sé e incuriosirmi sempre di più: anche stavolta sono ripartita pensando a tutti i luoghi che avrei dovuto vedere e rivedere la prossima volta. Ci sono altri Paesi che vorrei visitare prima di tornare: alcuni in Europa, e poi New York, l’Oman… ma quello dove sono certa che tornerò sempre è proprio il Giappone.

Non c’è nulla di più fragile, dell’equilibrio dei bei luoghi” ha detto Marguerite Yourcenar. Io penso che abbia ragione, e se c’è un luogo del quale vorrei tanto – ma davvero tanto – non veder mai mutare quell’equilibrio è proprio lui, il Sol Levante: e mi auguro con tutto il mio cuore di ritrovarlo sempre lì ad aspettarmi.

28 Comments

  • occhioalloscatto
    marzo 12, 2018

    Il Giappone ci affascina molto, essendo totalmente diverso dalla nostra cultura. La sua architettura, il suo cibo, i suoi costumi meritano davvero di essere scoperti. Prima o poi andremo durante la fioritura dei ciliegi 😉

    • Giulia M.
      marzo 12, 2018

      Concordo in toto, ha così tanto da offrire! Anch’io non vedo l’ora di vederlo durante l’Hanami, so già che sarà uno spettacolo 😃

  • Giulia
    febbraio 24, 2018

    Io il Giappone non l’ho mai visitato però capisco perfettamente questa voglia di tornare sempre in un posto! A me succede con gli Stati Uniti.

    • Giulia M.
      febbraio 24, 2018

      Eh sì, il Mal di Paese X è sempre in agguato! Spero che riusciremo entrambe a ripartire per un bel viaggio nei nostri Paesi del cuore (patria/casa a parte) il primo possibile!

  • Federica Lucente
    febbraio 9, 2018

    Sempre detto , il Giappone è un paese meraviglioso per la sua letteratura e cultura che non si smentisce mai!

    • Giulia M.
      febbraio 9, 2018

      Eh sì, ha una tradizione lunghissima e complessa!

  • sabrina barbante
    febbraio 8, 2018

    I racconti sul Giappone sono quanto di più amo leggere in questo periodo, direi che è ora che il Sol Levante rapisca anche me! Mi affascina questo mondo in cui tutto resta esotico nonostante la modernità e una tecnologia super avanzata! Vorrei andare a stare in una casa locale, mangiare su un tatami e dormire su un letto basso (oltre che per i viaggi ho una passione tutta mia per gli interior 😉

    • Giulia M.
      febbraio 8, 2018

      Come puoi immaginare riguardo alla fascinazione per il Sole Levante qui sfondi una porta aperta : ) Se riesco a trasmettere almeno una parte dell’emozione e del rapimento che mi provoca questo Paese sono già soddisfatta, sul serio! Se poi ti interessa l’idea di un periodo da trascorrere in una casa giapponese comunque ci sono diverse soluzioni, legate anche a scuole di lingua o che propongono corsi culturali legati a Storia e tradizioni giapponesi!

  • vagabondele
    febbraio 7, 2018

    Serendipità! Questo è stato il mio primo pensiero, la corsa in taxi che regala emozioni uniche, la comparsa del ristorante “perso” è ritrovato casualmente, il mio partecipare ad una magnifica iniziativa e scoprire il tuo meraviglioso blog!

    • Giulia M.
      febbraio 8, 2018

      Aw, grazie mille! Non sai quanto mi fai piacere con un commento simile. Grazie davvero, spero di farti passare ancora dei bei momenti con i miei racconti!

  • Valentina
    febbraio 7, 2018

    Bel post, molto ben scritto! 🙂 sei riuscita a trasmettermi tutta la magia un po’ surreale del Sol Levante! è proprio vero che ci sono dei luoghi in giro per il mondo che sono fatti per noi, che ci fanno sentire come a casa!

    • Giulia M.
      febbraio 7, 2018

      Grazie! Sono contenta se sono riuscita a tarsmetterti almeno un po’ della magia che sento in Giappone! È davvero un luogo particolare, di quelli che se entri davvero in sintonia non ti stanchi mai di visitare ^^

  • Sandra
    febbraio 7, 2018

    Un mio sogno il Giappone. Chissà se riuscirò mai a realizzarlo… Intanto mi incanto con le tue parole e fotografie.

    • Giulia M.
      febbraio 7, 2018

      Grazie mille, spero ti facciano passare dei bei momenti e che presto prenderai l’aereo per visitarlo di persona!

  • Raffaele - One More Trip
    febbraio 6, 2018

    Ciao Giulia, post emozionale davvero ben scritto. Condividiamo la passione per i viaggio e per i manga. Oserei dire anche per la cultura giapponese, ma non posso dirla di conoscerla per davvero, non essendoci mai stato e non avendola studiata approfonditamente come te. E’ uno dei miei viaggi in programma, mi piacerebbe arrivare a Tokyo e poi muovermi con lo Sinkanzen. Hai suggerimenti a riguardo?

    • Giulia M.
      febbraio 6, 2018

      Grazie davvero! Sono sempre felice di incontrare altri appassionati di Giappone! ^^ Per gli spostamenti a Tokyo (che spero proprio riuscirai a visitare presto) fai conto che si usano le diverse linee della metro, mentre lo Shinkansen si utilizza per spostarsi in altre città, ad esempio Kyoto (che dista diverse ore da Tokyo). Per prenderlo si può fare un abbonamento apposta chiamato Japan Rail Pass che va sottoscritto in Italia (là te lo “siglano” e basta dal primo giorno in cui lo utilizzi), è conveniente soprattutto se pensi di prendere lo Shinkansen almeno due/tre volte (contanto anche un eventuale ritorno a Tokyo per arrivare a Narita e prendere il volo di ritorno). Se ad esempio decidi di vedere sia Kyoto che Osaka posso dirti per esperienza vissuta che conviene senza dubbio!

  • fabio
    febbraio 5, 2018

    vero, in particolare quella del ristorante che magari avevi visto poche ore prima ed eri sicuro fosse lì ma in realtà non trovi più 🙂 ci sono stato anch’io un paio di mesi fa ed è affascinante come sia “uguale ma diverso” e quante cose sarebbe da imparare da loro.

    • Giulia M.
      febbraio 6, 2018

      “è affascinante come sia “uguale ma diverso” e quante cose sarebbe da imparare da loro.” concordo in pieno! È un tipo di pensiero che mi sfarfalla per la testa ogni volta che ci torno.

  • Nicoletta
    febbraio 5, 2018

    Ti seguo volentieri, io sono invece partita per il Giappone pensando che fosse (solo) un Paese da cui come italiani abbiamo tutto da imparare, e sono tornata invece con un sacco di dubbi e incertezze dovuti allo schianto contro la realtà! Mi fa piacere capire qualcosa di più di questo Paese, visto con gli occhi di chi lo conosce meglio.

    • Giulia M.
      febbraio 5, 2018

      Posso capirti, quando si hanno tante aspettative può capitare che alcune scoperte ci lascino un po’ l’amaro in bocca! Il Giappone ha molti lati positivi (alcuni dei quali particolarmente affini al mio carattere, ad esempio la sicurezza quasi totale nonostante l’esistenza della yakuza) ma come ogni luogo reale ha anche degli aspetti che vanno dal grigio (spesso dovuto a loro caratteristiche incomprensibili per la nostra cultura) al nero totale (aspetti universalmente negativi). Nel corso dei miei viaggi non ho avuto esperienze particolarmente brutte, ma studiando la Storia e la cultura attuale del Paese è possibile scoprire diversi di questi aspetti più “bigi” e far più caso ai dettagli che li fanno intravedere anche a noi stranieri una volta sul posto.

  • Laura
    gennaio 28, 2018

    Ci sono luoghi che hanno la capacita’ di farci sentire a casa anche se siamo dall’altra parte del mondo. E piu’ torniamo e piu’ li scopriamo senza perdere la magia.

    • Giulia M.
      gennaio 28, 2018

      Hai espresso benissimo il mio pensiero riguardo a Tokyo! Penso che sia l’unica città non italiana del mondo in grado di farmi sentire tanto a mio agio e nel mio elemento.

  • Puntine sul mondo - Giulia
    gennaio 28, 2018

    Oltre al nome, condividiamo anche l’amore profondo per il Giappone. Anche per me è iniziato tutto tramite anime e manga, poi sono passata a leggere autori di romanzi giapponesi, dopodiché saggi sulla cultura e le tradizioni, e infine da poco anche la lingua. Che dire… ti invidio davvero tanto. Mi capirai benissimo se ti dico che è da quando ero più piccola che aspetto il viaggio in quel paese meraviglioso, per poi tornarci ancora e ancora fino a far diventare il mio amore “maturo”, come il tuo. Spero davvero di riuscirci un giorno. (La prossima volta che ci torni, hai un obbligo morale di portarmi con te chiusa dentro alla valigia! 😄)

    • Giulia M.
      gennaio 28, 2018

      Ci capiamo davvero benissimo, sì. È un’esperienza speciale e indimenticabile e spero davvero (dico sul serio, non tanto per dire) che tu abbia modo di farla presto e che riesca a battermi sul tempo prima del prossimo viaggio! ; )

  • Alessia - UnaValigiaDiEmozioni
    gennaio 27, 2018

    Sogno un viaggio in Giappone da qualche anno… Prima o poi ce la farò…sto aspettando il momento giusto! 🙂 nel frattempo leggo blog come il tuo e sogno ad occhi aperti…

    • Giulia M.
      gennaio 28, 2018

      Vedrai, sarà splendido quando atterrerai! E’ uno di quei luoghi che premiano e aspettative ❤️

  • Laura
    gennaio 26, 2018

    Ciao Giulia, hai un blog bellissimo! Conosco poco il Giappone, ma se dovessi partire ti chiederei sicuramente informazioni, si percepisce il tuo amore per questa terra. Credo che ciò che scrivi nella parte iniziale: avvenimenti e tempismo inaspettati, siano dei regali fatti per ricambiare il tuo amore. A me succede sempre in Spagna 😉

    • Giulia M.
      gennaio 26, 2018

      Grazie di cuore (e ovviamente in caso di bisogno fai un fischio senza problemi)! : ) Sarà un’idea (molto) romantica, ma certi momenti sono davvero magici e danno l’impressione che la terra dove ci troviamo senta tutto il nostro affetto e ricambi, già 😊

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Giulia Magagnini

Giulia Magagnini a febbraio 2018

Giulia. Sono una sceneggiatrice. Quando non lavoro potete trovarmi con il naso perennemente affondato in un libro e la testa (dura) tra le nuvole, vere e immaginarie. Sono toscana, dipendente dal mare e affetta da Mal di Giappone.
Adoro i luoghi capaci di trasformare l’immaginazione in realtà, gli aereoporti e i cibi speziati.

Sometimes in life, a strange genre suddenly gets into the mix. What genre was your day?
A romantic comedy? A strange, but beautiful fantasy? A sad melodrama?

(Goblin)

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